“Non stavo bene da tempo, dottoressa, ma solo ora ho trovato il coraggio di chiedere aiuto”, “Sono sempre riuscito a farcela da solo, ma adesso sento di non farcela. Mi sono convinto a rivolgermi a lei!”: queste le parole con cui molti pazienti esordiscono quando li incontro per la prima volta nel mio studio. Sono la dott.ssa Ilaria Parrotta, una psicologa, operante sul territorio e da anni mi occupo di disagio psichico.
Nella vita può capitare di attraversare un momento di particolare difficoltà in ambito lavorativo, familiare, scolastico, relazionale o personale, che può a volte sfociare in un disagio più o meno manifesto (umore depresso, ansia, attacchi di panico, etc.). In queste situazioni è facile essere disorientati rispetto a cosa fare o a chi rivolgersi per cambiare la propria condizione e si rischia di ritrovarsi in uno stato di isolamento e confusione. Nonostante al giorno d’oggi si sia sdoganata la figura dello psicologo, non più considerato lo “strizzacervelli” o il “curatore dei pazzi”, permangono ancora molte resistenze a riconoscere quando si ha bisogno e a rivolgersi ad uno specialista. Molte sono ancora, infatti, le barriere invisibili che si frappongono tra un soggetto in una situazione di disagio psicologico e la possibilità di chiedere aiuto. Tra queste vi sono alcune perplessità: che cos’è il disagio psichico? Quando mi posso rivolgere ad uno psicologo? Come mi può aiutare? Domande che meritano una risposta e un giusto spazio, soprattutto oggi, 10 ottobre, Giornata Nazionale della Psicologia e Giornata Mondiale della Salute Mentale. Tema promosso in questa occasione è quello delle periferie esistenziali. Si vuole rimettere al centro il bisogno, spesso dimenticato o trascurato, di chi si sente depresso, svuotato o agitato a causa delle vicissitudini della propria vita. Per non rimanere in uno stato di smarrimento, di periferia esistenziale appunto, e per non aggravare il proprio disagio, occorre rivolgersi ad uno psicologo, una figura esperta di salute mentale. Lo psicologo è un professionista che, dopo alcuni colloqui preliminari di valutazione, definisce un percorso di cura volto ad aiutare il paziente a riconoscere le cause del proprio disturbo e a riscoprire le risorse per affrontarlo. Il trattamento è finalizzato ad accrescere la consapevolezza di sé e del proprio mondo interno, ad esplorare le emozioni e a migliorare la propria qualità di vita. Il primo passo per promuovere un cambiamento è proprio quello di fermarsi e di iniziare ad ascoltarsi. Ecco dunque l’importanza data ai “luoghi dell’anima”, la psiché, rinnovata in questa seconda edizione della Giornata Nazionale della Psicologia, in occasione della quale molti studi di psicologia apriranno le porte per accogliere le domande dei cittadini. Per promuovere l’ascolto di sé, durante il mese di ottobre, offrirò la possibilità di una prima consultazione conoscitiva gratuita così da rispondere ad eventuali dubbi.
Dott.ssa Ilaria Parrotta
Studio in via Pontida 19 Abbiategrasso
Cell. 3472782651